prenotare visita dentista

Tutti rimandiamo il più possibile la visita dal dentista. Spesso ci nascondiamo dietro l’alibi della spesa economica, ma di solito la vera motivazione è da ricercare nella paura del dolore o nella trascuratezza generale per la salute della nostra bocca.


L’alibi dei soldi da spendere può essere facilmente smontato se si guardaquando prenotare la visita dal dentista alla questione con lungimiranza: non prendersi cura della propria bocca per troppo tempo può essere la principale causa dell’insorgere di patologie molto gravi che possono addirittura causare la caduta dei denti.

Curare un caso clinico complesso costa molto di più che curare un caso banale. Dare all’odontoiatra la possibilità di diagnosticare tempestivamente un problema e curarlo nell’immediato equivale a un notevole risparmio per le nostre tasche.

A partire da queste premesse è chiaro che anche un semplice mal di denti non merita di essere trascurato, vediamo dunque quali sono i sintomi che dovrebbero immediatamente farci alzare la cornetta del telefono per prenotare una visita dall’odontoiatra.

Quali sono i principali campanelli d’allarme che indicano la necessità di una visita dal dentista?

1. Le gengive non sono più le stesse

La salute delle gengive è fondamentale perché di fatto la gengiva è il tessuto molle che avvolge il dente e lo tiene saldo nel suo alveolo. Un suo danneggiamento potrebbe quindi compromettere la stabilità del dente.

L’indicatore principale della salute delle gengive è il loro colore. Se guardandovi allo specchio appaiono di colore rosa e hanno un contorno ben delineato le vostre gengive sono in pieno benessere.

Diversamente se notate una variazione del colore, uno stato di  gonfiore o  dei segni di sanguinamento è opportuno prenotare subito una visita dall’odontoiatra.

La presenza di placca e tartaro infatti può causare un immediato arrossamento e gonfiore delle gengive, sintomi superficiali che possono degenerare in gengivite. In presenza di gengivite, ossia l’infiammazione delle gengive dovuta alla mancata rimozione della placca batterica, potreste constatare il sanguinamento costante delle stesse.

Se l’arrossamento delle gengive peggiora fino ad assumere una colorazione tendente al nero allora è probabile che una banale gengivite possa essersi trasformata in malattia parodontale necrotizzante acuta. Arrivare a quest’ultimo stadio significa andare incontro alla perdita dei denti, perché la parodontite porta alla distruzione dei tessuti che mantengono il dente.

Il nostro consiglio è muoversi per tempo, per cui se le tue gengive sono rosse, gonfie o sanguinano contatta subito il tuo odontoiatra.

2. Uno o più denti si muovono

Quasi tutti i denti possono essere soggetti a un movimento impercettibile dovuto alla leggera flessibilità del legamento parodontale, ossia l’insieme di tessuto che sta tra il dente e l’osso alveolare. Se questo movimento passa da impercettibile a chiaramente evidente ed è sufficiente l’oscillazione delle vostre dita per portare il dente fuori asse, allora è probabile che il parodonto (tutto ciò che avvolge la radice del dente: gengiva, tessuti, alveolo e osso) sia danneggiato.

Le cause che provocano danni al parodonto e dunque generano la mobilità dei denti possono essere molteplici. La prima e la più grave è la parodontite: ossia l’infiammazione del tessuto parodontale che fa perdere ai denti il loro adeguato sostegno portandoli alla caduta se l’intervento non è tempestivo.

Un’altra causa del movimento inusuale dei denti è un evento traumatico, come una pallonata o una caduta.

Infine, ma non meno importante, una profonda carie che può dare origine all’infiammazione del parodonto e causare la mobilità del dente.

Per tutti i casi sopraelencati intervenire tempestivamente è fondamentale per preservare il dente dalla caduta.

Dolore durante la masticazione

La presenza di un dolore persistente durante la masticazione può essere il sintomo di una malocclusione dentale.

La malocclusione dentale si verifica quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore. Questo provoca una mal distribuzione del carico masticatorio e genera dolore.

Un’altra causa, poco conosciuta, che può portare al dolore durante la masticazione è il bruxismo. Chi soffre di bruxismo digrigna i denti inconsciamente soprattutto durante la fase del sonno. La ripetuta contrazione dei denti porta al loro danneggiamento e all’affaticamento dei muscoli facciali che fanno uno sforzo fuori misura. Le immediate conseguenze del bruxismo sono: affaticamento, dolore durante la masticazione, mal di testa.

Non è facile ricondurre questi sintomi alla patologia del bruxismo perché chi se soffre non ne ha coscienza nella fase del sonno; per questo motivo è opportuno prenotare una visita dal dentista e lasciare all’odontoiatra una corretta valutazione.

Ipersensibilità dei denti

La sensibilità dei denti agli stimoli termici caldo/freddo è data dall’esposizione della parte del dente sottostante lo smalto: la dentina, area in cui sono contenute le terminazioni nervose.

La principale causa dell’ipersensibilità dei denti è dunque l’usura dello smalto, un processo graduale messo in atto da diversi fattori. Lo smalto infatti può deteriorarsi per una scorretta igiene orale, ad esempio uno spazzolamento troppo vigoroso o con spazzolini a setole dure.

Il già citato bruxismo può essere una ulteriore causa dell’abrasione dello smalto, perché lo sfregamento continuo dei denti può danneggiare la parte superficiale del dente e far emergere lo strato sottostante della dentina.

Anche la presenza di carie può accentuare la sensibilità dei denti perché intacca direttamente lo smalto.

Per cui se avvertite costantemente dei fastidi al contatto con cibi caldi, bevande fredde o zuccheri potrebbe essere necessaria una visita dal dentista.

Alitosi persistente

alitosi visita dal dentistaVeniamo a un punto di forte imbarazzo: l’alito cattivo. Quell’odore sgradevole nella bocca causa di disagio è dovuta alla proliferazione di batteri anaerobici (organismi che vivono in assenza di ossigeno) e che sviluppano dei gas a base di zolfo, l’origine del fastidioso odore.

La presenza persistente dell’alito cattivo  può essere il sintomo di: infezioni del cavo orale tra cui gengivite o parodontite oppure di una carie non curata.

Tra le altre cause c’è anche la scarsa salivazione e la conseguente secchezza delle mucose orali, diretta conseguenza della proliferazione batterica. Fumo e alcool possono aggravare questa condizione.

Una visita dal dentista potrà determinarne le effettive cause del problema e porre rimedio in tempi ragionevoli, evitando così le spiacevoli conseguenze dell’alitosi.

Se tra queste righe riconosci anche solo un sintomo a te familiare non tergiversare, è arrivato il momento di prenotare la visita da dentista. Non lasciare che un problema banale possa trasformarsi in un caso complesso. Fai la tua visita di controllo, ce ne sarai riconoscente.

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