Il dottor Marco Parravano, implantologo dell’Aquila, ci parla delle nuove tecniche implantologiche che consentono di ridare nuovi denti fissi nell’arco della stessa giornata, anche in casi di grave atrofia ossea.
Di seguito il suo interessante contributo.
«Oggi in un centro moderno altamente tecnologico e specializzato è possibile riabilitare un’intera arcata dentaria in poche ore.
Nell’arco della stessa giornata, infatti, è possibile estrarre denti malati e irrecuperabili, modificare l’anatomia ossea e gengivale, inserire impianti nelle sedi progettate con il computer e infine posizionare nuovi denti fissi.
Si parla di queste metodiche innovative da molto tempo e in tutte le salse, è bene però sciogliere alcuni dubbi che s’insinuano nelle menti di molti.
È il momento di rispondere ad alcune domande apparentemente difficili:
- “Possono davvero tutti sottoporsi ad interventi di implantologia?”
- “Se c’è poco osso è possibile fare implantologia?”
- “Ma perché il mio dentista mi ha detto che non posso mettere gli impianti?”
Capita fin troppo spesso di fare consulenze a pazienti che affermano di aver ricevuto diagnosi che talvolta potrebbero essere chiamate profezie, secondo cui l’idea di mettere impianti sarebbe per loro fantascienza a causa di questo o quell’altro impedimento.
Immaginate che danni fanno le informazioni sbagliate. A volte costringono alcune persone a vivere per anni con le dentiere che svolazzano mentre parlano e a rimanere nella convinzione che per loro gli impianti non possono proprio funzionare.
Questi pazienti si sono fidati per lungo tempo di quella diagnosi infausta e alla fine rassegnati hanno accettato il loro triste destino gravato da problematiche fisiologiche e psicologiche legate alla difficoltà di mangiare e sorridere serenamente.
A volte ci sono situazioni nelle quali non c’è abbastanza osso per mettere gli impianti, ma fortunatamente oggi ci sono tecniche affidabili e riconosciute che consentono di inserire impianti anche in situazioni estreme: basta conoscerle e saperle attuare.
È giunto quindi il momento di sfatare il mito/tabù del paradigma “mancanza di osso”.
Capita piuttosto spesso che vi sia un’esigua quantità di osso mascellare ma questo non rappresenta un ostacolo grazie alle nuove tecniche implantari che oggi permettono soluzioni radicali e immediate evitando ricostruzioni ossee e lunghi tempi di attesa.
Nel corso degli ultimi anni, gli studi sull’implantologia si sono concentrati nel ricercare terapie rapide semplici ed affidabili per avere una immediata protesizzazione con nuovi denti fissi nella stessa giornata ed inoltre per risolvere casi complessi dove la quantità di osso residuo a disposizione per gli impianti dentali è insufficiente.
Tali ricerche hanno sviluppato diverse tecniche implantari all’avanguardia utilizzate in caso di carenza di osso mascellare, fondamentale sostegno dell’impianto:
- tecnica degli impianti angolati;
- tecnica degli impianti pterigoidei;
- tecnica degli impianti zigomatici.
IMPIANTI ANGOLATI
Abitualmente utilizzata anche nel nostro Centro, consiste nell’utilizzo di speciali impianti molto più lunghi di quelli usati dalla metodica classica consentendo la loro applicazione in posizione obliqua rispetto alla cresta ossea, favorendo un migliore sfruttamento della stessa anche con ridotta presenza di osso e garantendo maggiore stabilità.
Inoltre la posizione obliqua permette di raggiungere dei punti di appoggio per sostenere i denti, senza andare ad interferire con nessuna struttura anatomica pericolosa, riducendo rischi e aumentando le potenzialità risolutive e soprattutto favorendo l’applicazione immediata dei denti fissi sugli impianti nella stessa giornata.
IMPIANTI PTERIGOIDEI
È veramente sorprendente perché usata in presenza di una notevole riduzione o addirittura assenza di osso nelle aree posteriori (dove sono posizionati i molari superiori).
Questa metodica attraverso l’utilizzo di speciali impianti lunghi posizionati in differenti e non usuali sedi anatomiche del cranio sostituisce a pieno titolo la classica tecnica, ormai nota che implica la ricostruzione ossea (rialzo del seno mascellare), con lunghi tempi di attesa, maggiori complicanze e minor garanzia di successo offrendo numerosi vantaggi quali:
- la riduzione dei tempi di esecuzione (30 minuti);
- dei tempi di guarigione (pochi giorni);
- l’alta percentuale di successo;
- la possibilità di protesizzazione immediata offrendo la gioia al paziente non solo di aver evitato la ricostruzione ossea, ma quella di poter uscire nello stesso giorno dall’ambulatorio con nuovi denti fissi impiantati.
IMPIANTI ZIGOMATICI
È da considerarsi l’ultima frontiera nella chirurgia implantare.
Tale tecnica viene utilizzata quando nell’arcata superiore c’è scarsità o assenza totale di osso nella zona posteriore e dove non è possibile neanche utilizzare la precedente tecnica sopra descritta. Si tratta di impianti che vengono fissati all’osso zigomatico (da cui il nome), che insieme a quelli della tecnica di tipo angolato (messi anteriormente) potranno sostenere una protesi dentaria fissa nell’arco della stessa giornata senza aver ricorso a nessun innesto osseo».
Dr. Marco Parravano